
Nell’ articolo precedente abbiamo analizzato cos’ è lo stress e alcune sue caratteristiche.
Facciamo ora una breve parentesi sul BENESSERE.
Nel 1964 venne pubblicato “Animal Machine” da Ruth Harrison che sollevò la questione del benessere degli animali negli allevamenti intensivi. Il libro venne seguito da parecchio scalpore e il governo inglese decise di commissionare ad un gruppo di ricercatori un rapporto, da cui venne fuori uno dei primi documenti ufficiali riguardanti il benessere degli animali, il Brambell Report, nel quale venne formulato il principio delle 5 libertà:
1- LIBERTA’ DALLA FAME, DALLA SETE E DALLA CATTIVA NUTRIZIONE
2- LIBERTA’ DAI DISAGI AMBIENTALI
3- LIBERTA’ DAL DOLORE, DALLE MALATTIE E DALLE FERITE
4- LIBERTA’ DI POTER MANIFESTARE LE CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI SPECIE-SPECIFICHE
5- LIBERTA’ DALLA PAURA E DALLO STRESS
Il benessere venne definito da Broom come “Lo stato di un individuo per quanto concerne i
suoi tentativi di adattarsi all’ambiente”, questo vuol dire che se l’ambiente in cui l’animale vive, è tale da consentirgli delle condizioni di vita idonee alle sue necessità fisiche e comportamentali, è probabile che esso viva in un buon equilibrio fisico e mentale.
Quindi è importantissimo per l’ animale vivere in armonia con l’ ambiente che lo circonda ( Lorz 1973 e Huges 1976 ), ma è altresì fondamentale tener conto del modo di sentire del soggetto che deriva dalla struttura, dalla fisiologia e dal comportamento ( Brambell Report 1965 e American Veterinary Medical Association 1987 ). Il benessere dipende inoltre dal modo con cui l’ animale si rapporta all’ ambiente circostante ( Wiepkema 1982 e Broom 1986 ): quando vengono meno le capacità di adattamento, il benessere dell’ animale non è più buono.
Con Broom si inizia a percepire il benessere anche come percezione propria e soggettiva dell’ animale secondo i suoi parametri e non quelli dell’ uomo: canaramente parlando, dovremmo rispettare la natura e le motivazioni specie-specifiche del nostro cane anche se spesso “collidono” con le nostre convinzioni, idee, bisogni o comodità, per sempio: il cane non va tenuto chiuso in un giardino, non deve fare i bisogni su una traversina solo perchè è molto piccolo o non abbiamo il tempo di portarlo fuori almeno 3 volte al giorno,
deve uscire e giocare libero con i suoi simili quotidianamente ecc.
Le cause dello stress
Dopo queste breve panoramica sul benessere, torniamo ora allo stress. Solo negli ultimi anni si è osservato che anche nel cane e non solo nelle specie di allevamento, gli stressor sono molteplici e di diversa natura:
– Fattori esterni e fisici : sovraccarico degli organi sensoriali per un eccesso o un’ assenza di stimoli, dolore, esposizioni a forti temperature, situazioni di pericolo
– Impossibilità di soddisfare bisogni essenziali: assenza di cibo, acqua, riposo, sonno o movimento
– Fattori ambientali: Esposizione a forti rumori, intensa attività fisica
– Fattori relativi ad eccessive pretese o inattività obbligata: rimproveri, punizioni
– Stressor metabolici : Riduzione dei livelli glicemici
– Fattori sociali: isolamento
– Stressor affettivi
– Fattori psichici: conflitti, assenza di controllo, paura, insicurezza
– Stressor alimentari
Ma possono concorrere a causare lo stress anche altri fattori:
MALATTIE VARIE –> problemi di mobilità o di funzionalità degli organi interni possono rendere difficile le interazioni del cane con il mondo che lo circonda. Anche problemi agli organi sensoriali possono interfeire negativamente.
CARENZA DI SONNO –> a causa di malattie, dolori o a proprietari che non concedono abbastanza momenti di riposo
STATI DI ESAURIMENTO –> causati da non abbastanza riposo ma anche dalle eccessive aspettative e pretese ( nelle uscite, nella relazione, nello sporto, nel lavoro, nel gioco ecc. )
CAMBIAMENTI IMPROVVISI –> nascite, traslochi, abbandoni, adozione dovrebbero essere sempre fatti vivere al cane in modo che gli arrechino meno disagio possibile
INCERTEZZE NELLE ASPETTATIVE –> il cane si trova in difficoltà con un proprietario imprevedibile, incoerente o di cui non riesce a capire le aspettative
SOLITUDINE E NOIA –> se il cane viene lasciato troppo solo o troppo a lungo o non gli viene dato mai nulla da fare
FALLIMENTO –> è frustrante fallire nonostante l’ impegno impiegato per superare o riuscire a fare qualcosa e spesso ci si aggiunge anche la reazione del proprietario
METODI DI TRAINING –> l’ educazione deve sempre essere un momento piacevole per cane e proprietario. Metodi classici, obsoleti, coercitivi ma anche non soggettivi la trasformano in esperienza negativa e stressante
GIOCHI TROPPO PESANTI E SCATENATI –> molto spesso mettono il cane in difficoltà, impariamo ad osservarlo e a capire quali sono i giochi che gli piacciono
AGITAZIONE, VIOLENZA, RABBIA NEL CONTESTO SOCIALE –> il cane percepisce il clima negativo di tensione dell’ ambiente in cui vive
TROPPE EMOZIONI POSITIVE O NEGATIVE
COMPORTAMENTI INCOMPRENSIBILI –> spesso il proprietario punisce dei comportamenti in realtà corretti “canaramente” parlando
FENOMENI ATMOSFERICI
SOVRACCARICO EMOTIVO DA PARTE DEL PROPRIETARIO –> ormai sappiamo benissimo che si tende ad umanizzare il cane e ad “usarlo” quando vi fa comodo e a metterlo da parte quando abbiamo altri impegni o nuovi affetti
ECCESSO O CARENZA DI REGOLE
Alcuni sintomi dello stress:
NERVOSISMO –> si spaventa facilmente, può sembrare distratto.
REAZIONI ECCESSIVE –> reazioni ansiose, paurose o aggressive a situazioni davanti a cui di norma resterebbe tranquillo
IRREQUIETEZZA –> ad esempio, cammina avanti e indietro
IRREGOLARITA’ DEI CALORI
ESPRESSIONI VOCALI ECCESSIVE
INAPPETENZA
CUSCINETTI PLANTARI “SUDATI” –> lascia le impronte a terra
SCARSA CAPACITA’ DI ATTENZIONE
VORACITA’ –> ingoia tutto ciò che vede a terra
TREMORI –> muovono il corpo per evitare i crampi
URINARE E DEFECARE CON NECESSITA’ IMPELLENTE
IPERSESSUALITA’ O IPOSESSUALITA’ –> eccessivi impulsi sessuali o ridotta attività sessuale
DANNEGGIAMENTO DI OGGETTI –> quelli che spesso vengono descritti come “dispetti” sono spesso sintomo di un disagio
ALLERGIE –> il sistema immunitario viene depresso dall’ aumento del cortisolo del sangue
NASO CHE GOCCIOLA –> aumento della produzione del muco
STEREOTIPIE –> sia motorie ( rincorrere la coda ) che vocali ( abbaio continuo )
SMEMORATAGGINE –> momenti di black out in cose già conosciute
RIGIDITA’ MUSCOLARE
VARIAZIONE DEL COLORE DELL’ IRIDE
DISTURBI INTESTINALI –> diarrea o vomito
ECCESSIVA PERDITA DI PELO
FORFORA
ATTO DI MONTA
MANTO OPACO
ALITO CATTIVO
ODORE SGRADEVOLE
Rimedi
Tirando le somme…come facciamo a non far stressare il nostro cane?! C’ è da dire che non capita spessissimo di trovarci davanti cani in distress. Sicuramente dobbiamo allenare il nostro peloso ad essere flessibile, allenando così la sua capacità di creare delle soluzioni alle situazioni problematiche. Proporgli quindi quotidianamente, sin quando è cucciolo, delle piccole sfide da risolvere, delle situazioni che gli creano un pò di sano stress.
Le cose molto comuni tra i nostri cani purtroppo sono la noia, il non essere trattati da cani ma da figli, fidanzati o da pupazzi e l’ assenza di regole e di una guida sicura da seguire ( che può generare il cosiddetto stress da comando ).
Quindi, soddisfiamo le motivazioni specie-specifiche dei nostri cani ossia, facciamogli fare il cane: strusciarsi, giocare con gli altri cani, esplorare e perlustrare posti nuovi, giochi adatti, attività insieme sono tutte cose che ci possono aiutare a renderlo sereno…tenendo sempre presente la sua età, la sua razza ma, soprattutto, la sua soggettività! Inoltre costruiamo una sana relazione e cerchiamo di essere per lui una guida solida e sicura su cui fare affidamento!